Feb 25, 2022
Era il 1960 quando in Francia si tenne la prima edizione del Campionato Europeo di Calcio, quando Pitchinvasion Italia Europei 2020 non esisteva. Da allora gli Europei sono diventati una delle manifestazioni sportive più importanti e seguite a livello internazionale. Il valore simbolico di questa competizione, però, va ben al di là dell’aspetto prettamente calcistico: la UEFA EURO è, infatti, una manifestazione che consente di mettere a confronto realtà, culture e popolazioni diverse legate dalla comune passione per lo sport e per il gioco del pallone.
Il calcio diviene dunque il “ponte”, il “trait d’union” tra i diversi paesi dell’Unione Europea (non a caso l’immagine scelta per l’imminente UEFA EURO 2020 è proprio quella di un ponte).
A sottolineare il valore simbolico del Campionato europeo di calcio vi sono i loghi che, sin dalla prima edizione, hanno avuto il compito di esprimere e riassumere i valori e gli ideali del gioco del calcio. In questi sessant’anni di storia ci sono stati dei loghi che sono entrati nell’immaginario collettivo e che ancora oggi possiedono una grande forza espressiva e simbolica. Ecco i 7 loghi che hanno segnato la storia della UEFA EURO, dalla sua prima edizione nel 1960 sino ai giorni nostri.
Top 7 loghi più belli del Campionato europeo di calcio:
1.UEFA Euro 1960 al primo posto della top list dei loghi più emblematici degli Europei non potevamo non inserire la versione iconica della bandiera svolazzante che è rimasta il simbolo ufficiale della manifestazione per ben nove edizioni, fino cioè ai campionati del 1992 in Svezia.
L’autore del progetto grafico è sconosciuto ma il successo di questo logo è stato enorme.
La scelta visiva è molto essenziale: una bandiera mossa dal vento con al centro la scritta UEFA seguita dall’anno dell’edizione, personalizzata con i colori tipici del paese organizzatore.
Un’immagine molto semplice ma diretta e facile da ricordare.
2. UEFA Euro 1996 Inghilterra: un pallone stilizzato con sotto la scritta UEFA EURO 1996-England. Così appariva il logo della prima edizione del Campionato europeo “brandizzata”. L’attenzione dello spettatore veniva colpita dall’immagine del pallone e dalla scritta blu in corsivo. L’edizione inglese ha dato il via all’evoluzione creativa del logo e ne ha sottolineato il potere simbolico. Da semplice corredo grafico, il logo ha iniziato ad assumere il valore di un vero e proprio brand, riportato su magliette, bandiere, cappellini, sciarpe e oggettistica di ogni tipo.
3. UEFA 2012 Polonia-Ucraina: l’edizione del 2012 degli Europei si è svolta nei paesi di Polonia e Ucraina. Molto suggestivo il logo scelto dai due paesi organizzatori, costituito da un fiore fatto con tre boccioli: al centro l’immagine stilizzata di un pallone e a destra e sinistra due fiori appena accennati, l’uno bianco e con i contorni rossi- a richiamare i colori nazionali della Polonia- e l’altro giallo con contorno blu, proprio come i colori dell’Ucraina. La composizione grafica risulta molto evocativa e richiama l’idea di unità e rinascita, sottolineata dalla scelta dei fiori tipici delle due nazioni.
4. UEFA EURO 2020: nella classifica dei loghi più belli e significativi degli Europei non potevano mancare quelli disegnati per la prossima edizione di EURO 2020. Già nelle fasi di preliminari e delle qualificazioni abbiamo avuto la possibilità di ammirare alcuni dei loghi della manifestazione. Basta scorrere alcune immagini per capire la grande forza espressiva e simbolica di questi loghi che, come vedremo meglio in seguito, valorizzano al massimo il ruolo del calcio come ponte tra nazioni. Il pallone, infatti, da semplice ”gioco” o “sport” diventa uno strumento di dialogo e confronto tra stati, storie, culture e popolazioni diverse. L’italia ha scelto come “ponte simbolo” quello di Castel Sant’Angelo di Roma. Particolarmente interessante anche il logo inglese in cui campeggia il famoso Tower Bridge.
5. Europei 2008 Austria e Svizzera: altro logo molto creativo è stato quello adottato da Austria e Svizzera per l’edizione calcistica del 2008. Al centro del logo troviamo un pallone stilizzato, avvolto come in un abbraccio dalla sagoma di una montagna che richiama, in modo chiaro ed evidente, i paesaggi tipici dei due paesi organizzatori.
6. UEFA 2000 Belgio e Paesi Bassi: per l’edizione del millennio tenutasi in Belgio e nei Paesi Bassi, le nazioni organizzatrici hanno scelto l’immagine di un calciatore stilizzato con ai piedi un pallone. Il corpo del calciatore richiama l’idea di una bandiera, dipinta con i colori delle due nazioni.
7. UEFA EURO 2004 Portogallo: un pallone abbracciato da un cuore, questo il logo scelto dal Portogallo nel 2004. La palette di colori vira tutta sui toni del giallo, dell’arancio e del verde a ricordo sia dei colori della bandiera portoghese che della solarità di questa terra. La grafica sottolinea l’amore del Portogallo per il calcio e, al contempo, possiede un forte collegamento con l’identità nazionale: i sette puntini verdi, infatti, richiamano alcuni elementi storici e culturali importanti come i 7 castelli più antichi del paese e le sette vittorie in mare più memorabili.
La storia degli Europei attraverso i suoi loghi
È interessante notare come l’evoluzione del gioco del pallone e, in particolare, del campionato Europeo di calcio, si possa raccontare anche attraverso la storia dei suoi loghi. Il “logo” esprime lo spirito della nazione che ospita la manifestazione e, al contempo, ne diventa un vero e proprio brand pubblicitario e commerciale.
Inizialmente le prime rappresentazioni grafiche degli Europei erano molto semplici. Per ben 9 edizioni, fino al campionato di Svezia 1992, la UEFA adottò lo stesso tipo di logo: si trattava della stilizzazione di una bandiera che ondeggiava al vento, contraddistinta dai colori del paese organizzatore. Al centro della bandiera compariva in grassetto la scritta UEFA seguita dall’anno della competizione.
Questo tipo di logo, molto essenziale e facilmente riconoscibile, venne sostituito a partire dagli Europei di Inghilterra 1996. In questa edizione, per la prima volta, si iniziò a valorizzare l’aspetto creativo e simbolico del logo e cominciarono a comparire elementi grafici più innovativi. Dal 1996 ad oggi ogni edizione della UEFA EURO è stata contraddistinta da un logo unico, scelto come icona di tutta la manifestazione. Alcuni di questi loghi, come vedremo tra poco, hanno fatto storia e risultano ancora oggi molto attuali.
Gli Europei 2020 però saranno diversi e romperanno la tradizione con il passato.
L’evoluzione dei loghi: da immagini istituzionali a brand commerciali
Da un punto di vista grafico, è possibile raggruppare l’evoluzione dei loghi della competizione europea di calcio in tre fasi: dal 1960 al 1992 in cui prevale un unico format- quello della bandiera- adattato ad ogni nazione ospitante; dal 1996 al 2016 in cui emerge il valore simbolico e di “brand” del logo che diviene l’elemento unico che contraddistingue tutta la competizione; infine l’edizione di UEFA EURO 2020 che, come abbiamo detto, avrà la particolarità di presentare 13 diversi loghi, brandizzati e diversificati per ogni nazione organizzatrice.
Nella prima fase, per così dire “istituzionale” del logo, troviamo due edizioni contraddistinte dalla bandiera italiana: UEFA EURO 1968 e 1980. I due loghi appaiono identici dal punto di vista grafico e creativo: l’unico elemento di diversificazione è rappresentato dall’anno che identifica le due diverse edizioni del Campionato.
I loghi di UEFA EURO 2020
Diversamente da quanto è accaduto sino ad oggi, l’UEFA ha deciso che per festeggiare il 60° anniversario del campionato europeo di calcio, la prossima edizione di Euro 2020 sarà itinerante. Molte le novità introdotte per commemorare questo importante anniversario, tra cui quella del logo che non sarà più unico ma presenterà 13 varianti diverse.
Ogni Paese ospitante, infatti, potrà personalizzare il logo della manifestazione con elementi simbolici della propria nazione, della propria storia e della propria cultura. Il motivo creativo comune sarà quello della coppa, che comparirà sempre sulla sinistra. Ad affiancarla, ci sarà l’immagine stilizzata di un ponte, diverso per ogni nazione. Il Regno Unito, per esempio, ha scelto come icona il Tower Bridge mentre l’Italia ha optato per il ponte stilizzato di Castel Sant’Angelo.
Euro 2020 qualificazioni e presentazione dei loghi
Già nelle fasi delle qualificazioni Euro 2020 sono stati svelati i loghi dei 13 paesi ospitanti.
L’immagine del ponte ha forte valore creativo e simbolico: esso rimanda ad un “collegamento”, sia fisico che concettuale, tra le varie Nazioni. Nell’idea degli organizzatori della prossima EURO 2020, il calcio deve dunque diventare l’elemento di congiunzione, il “ponte” per l’appunto che collegherà i diversi popoli europei.
Il logo di EURO 2020 scelto dall’Italia
La partita inaugurale del 60° anniversario del campionato europeo di calcio si terrà allo Stadio Olimpico di Roma. L’Italia ha ufficializzato la scelta del suo logo durante una cerimonia a cui sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Sindaca di Roma Virginia Raggi, il Presidente della UEFA Aleksander Ceferin e il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio.
L’Italia ha scelto come “ponte” del suo logo quello di Castel Sant’Angelo. Costruito nel 134 per volere dell’imperatore Adriano, il ponte Sant’Angelo è uno dei più famosi di Roma ed è, al contempo, una delle opere d’arte e dei monumenti più celebri d’Italia. La sagoma del ponte, che collega direttamente il cuore della città con quello che un tempo era il mausoleo di Adriano, è uno degli scorci più fotografati di Roma. Spetta proprio all’immagine di Ponte Sant’Angelo la funzione di collegare idealmente l’Italia con le altre 12 capitali europee scelte come sedi della manifestazione.
I 13 “ponti” degli Europei 2020
Come detto il “ponte” costituisce il simbolo centrale del logo di UEFA 2020. Ecco i 13 ponti scelti dai paesi ospitanti: l’Italia ha optato per il Ponte Sant’Angelo di Roma, l’Inghilterra per il Tower Bridge di Londra, la Danimarca ha scelto il Cirkelbroen di Copenhagen, l’Azerbaijan ha voluto il “Cable-stayed bridge” di Baku, l’Olanda avrà come logo il ponte “Magere Brug” (ossia il “ponte magro”) di Amsterdam, l’Ungheria ha preferito il ponte delle Catene Széchenyi di Budapest considerato simbolo e vera icona nazionale, la Romania ha scelto il ponte Basarab che collega alcuni dei quartieri più importanti di Bucarest, mentre la Germania ha optato per il Wittelsbacher Brücke di Monaco di Baviera.
Per la Spagna è stata scelta come sede della manifestazione calcistica la città di Bilbao ed il ponte utilizzato nel logo ufficiale è quello di San Antó, il più antico e iconico della città basca. La città di Bruxelles, sede della manifestazione per il Belgio, ha preferito l’immagine di Pont Sobieski, l’Irlanda avrà come logo il Beckett Bridge di Dublino, la Russia ha scelto il Palace Bridge di San Pietroburgo ed infine Glasgow avrà il Clyde Arc.